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Festeggiamo l’Europa! - 50° anniversario del Trattato di RomaSaltare la barra di selezione della lingua (tasto scorciatoia=2) 01/02/2008
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L'UE e l'UEFA, insieme per festeggiare l’Europa

L'UE e l'UEFA, insieme per festeggiare l’Europa
David Beckman (immagine e copyright di Manchester United Football Club)

15/02/07

Il 13 marzo 2007 l'Unione europea celebra i suoi cinquant'anni con una partita di calcio organizzata dal Manchester United. La scelta di festeggiare l'anniversario con un evento dello sport più popolare in Europa non è casuale. La costruzione europea e il calcio hanno una storia comune che va oltre le coincidenze di calendario.

In occasione del cinquantesimo anniversario dell’Unione europea, uno dei più prestigiosi templi del calcio moderno, lo stadio Old Trafford, accoglierà una partita di gala (EN)  tra il Manchester United (EN) e la squadra Europa XI, che riunisce i migliori giocatori europei del momento. L'intero ricavato della partita sarà versato alla fondazione (EN) della squadra inglese. José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, si è compiaciuto dell'iniziativa: "Questo evento è un modo eccellente di richiamare l'attenzione sul cinquantenario della creazione dell'UE. Il calcio è uno sport meraviglioso che come nessun altro entusiasma gli europei e li porta a condividere una passione e un linguaggio comuni".

La squadra europea sarà guidata da Marcello Lippi, ex allenatore della nazionale italiana che ha vinto l'ultimo campionato del mondo. Hanno già confermato la loro presenza sul campo tre grandi giocatori: David Beckham, del Real Madrid e Steven Gerrard e Jamie Carragher, del Liverpool FC.

Il 13 marzo 1957 il Manchster United fu la prima squadra di calcio inglese della storia dell'UEFA (Unione delle federazioni calcistiche europee) a partecipare ad una competizione europea. Qualche giorno più tardi, il 25 marzo, venivano firmati a Roma i trattati costitutivi delle Comunità europee.

Simboli entrambi di una storia iniziata nelle stesse ore, questi due eventi hanno gettato le basi di due destini che, pur non incrociandosi quasi mai, hanno contribuito a far nascere un sentimento europeo.

Dagli anni Cinquanta ad oggi anche l'Europa del calcio, come l'Unione europea, si è trasformata: è cresciuta e ha abolito le frontiere. Cinquant'anni fa il calcio era legato prima di tutto al proprio paese. Oggi è anche un fenomeno europeo. In qualunque parte del continente ci si appassiona al campionato italiano, spagnolo o inglese. In tutti gli stadi europei si assiste ad un miscuglio continuo di nazionalità, sia tra i giocatori che tra i sostenitori. Come il gioco del calcio, anche la costruzione europea, in tutte le sue forme, è e sarà sempre guidata da un ideale di unità, diversità e mobilità.

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