Dal mercato comune all'Europa dei cittadini

Nei tempi duri del dopoguerra la priorità assoluta per l'Europa era garantire la prosperità economica del continente mediante la creazione di un mercato comune. Con il miglioramento delle condizioni di vita, l'UE si è sempre più impegnata a migliorare i diritti sociali e ha attribuito maggiore importanza alla promozione della democrazia, dei diritti umani e della società civile, nonché alla lotta contro le discriminazioni.

Tra i principali risultati in tale ambito figurano:

• le disposizioni sulla parità tra uomini e donne  per quanto riguarda l'accesso al lavoro, la formazione, l'avanzamento di carriera e le condizioni di lavoro, come pure la parità retributiva, le prestazioni di sicurezza sociale e il diritto al congedo parentale;
• le norme per una maggiore trasparenza degli organi dell'UE  , come il libero accesso ai documenti e informazioni più chiare sulle spese dell'UE;
• il Mediatore europeo: un organo indipendente incaricato di esaminare le denunce di cattiva amministrazione da parte degli organi dell'UE;
• la Carta dei diritti fondamentali, che raccoglie i principi  essenziali dell'UE in materia di rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
• le iniziative europee avviate nel campo della comunicazione per coinvolgere gli europei nel processo legislativo con discussioni, dibattiti e consultazioni pubbliche.

L'UE si adegua ai tempi, definendo diritti di portata sempre più ampia. Tra le sue priorità assolute figurano ora il diritto ad un ambiente sostenibile, alla tutela dei consumatori  e alla protezione dei dati personali .